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Fichte

Fichte sostiene che   l’Io è un processo creativo e infinito che si articola in tre momenti : - tesi —>l’Io pone se stesso ~~> si rivela come attività auto creatrice - antitesi —> l’Io pone il non-Io ~~> produce l’altro da sé come oggetto e ostacolo indispensabile alla sua attività - sintesi —> l’Io oppone, nell’Io, all’Io divisibile un non-Io divisibile ~~> si articola nei singoli io empirici e finiti contrapposti alle cose del mondo sostiene:  la natura e il mondo non possono esistere in modo indipendente dall’Io , il quale pone il non-io e si determina come io empirico grazie all’ immaginazione produttiva  il compito dell’uomo è affermare la propria libertà , infatti   il mondo esiste in funzione dell’attività dell’uomo   e del suo   auto perfezionamento —> primato della vita morale rispetto a quella teoretica Secondo Fichte l’uomo ha il suo fine nella società, la quale ha l’obiettivo di realizzare la completa unità di tutti i suoi membri grazie alle  due leg

Il problema estetico nella "Critica del giudizio"

 Kant spiega che:  la facoltà del sentimento  (= facoltà del giudizio)   intesa come organo dei giudizi riflettenti, i quali si distinguono da i giudizi determinati  —> ("determinano" l'oggetto fenomenico attraverso le molteplice categorie dell'intelletto) e si distinguono in giudizi estetici e teleologici; afferma che il giudizio estetico nasce dal sentimento (negativo o positivo) ed esso è contemplativo e disinteressato ed è anche universale, ovvero in tutti gli uomini esiste un senso comune, il quale soglie il collegamento tra l'immagine della cosa e ne nostre esigenze di unità e finalità  —>   la bellezza è nel soggetto che la percepisce. il sublime è il sentimento illimitato e si distingue in:  > sublime matematico —> grandezza della natura come oggetto  >   sublime dinamico —> potenza della natura come oggetto il giudizio teleologico  deriva da un'esigenza insopprimibile del soggetto, il quale è portato a ipotizzare la presenza di un 

Film: "The Experiment - Cercasi cavie umane"

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Trama :  Dopo esser stati selezionati per partecipare a un progetto di ricerca della durata di due settimane, un gruppo di uomini accetta di interpretare il ruolo di detenuti e guardie in una simulazione della vita all'interno di una prigione statale. Con il passare dei giorni i 24 volontari si identificano sempre più nei propri ruoli: il potere li corrompe, la paura cresce e l'esperimento degenera in un terrificante incubo. Philip Zimbardo è uno psicologo famoso per il suo esperimento sulla prigione di Stanford, che ha evidenziato come l'ambiente possa influenzare il comportamento umano. Zimbardo parla dell'effetto Lucifero, si riferisce alla tendenza delle persone a comportarsi in modi immorali o crudeli quando sono inserite in contesti che favoriscono tale comportamento, come nel caso dell'esperimento sulla prigione di Stanford.

Il problema della morale nella "Critica della ragion pratica"

  Nella  " Critica della ragion pratica"  Kant tratta di quattro tematiche: La legge morale è un "fatto della ragione"; La ragion pratica coincide con la volontà; L'azione morale; La moralità richiede la conformità al dovere ma anche la convinzione interiore; La prima teoria riguarda la legge morale, infatti Kant la definisce un  "fatto della ragione" ,  in quanto è  incondizionata ed universale   e  ha la forma del "comando"   perché deve contrastare la sensibilità e gli impulsi egoistici. La teoria seguente è quella che comprende l' identificazione della ragion pratica con la volontà,   che a sua volta è la facoltà che  permette di agire sulla base di principi normativi,   ovvero: Le massime:  prescrizioni di carattere  soggettivo; Gli imperativi:  prescrizioni di carattere  oggettivo ,  che a loro volta si suddividono in: -  imperativi ipotetici; - imperativi categorici; La terza teoria tratta dell' azione morale in varie situazion

Kant

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  Kant Kant (1724-1804), noto filosofo tedesco si esprime riguardo a:       i giudizi della scienza e la "rivoluzione copernicana" i limiti e possibilità della conoscenza Le opinioni sulle prime tematiche sono incluse nell'opera,  " Critica della ragion pura" ,   dove viene affermato che  occorre condurre un'analisi sui fondamenti della conoscenza   al fine di: individuare quali sono le  condizioni di possibilità della scienza capire se si può considerare la  metafisica una scienza Per questi motivi vengono analizzate le  proposizioni della scienza,   ovvero i  giudizi. Successivamente nell'opera vengono distinti  tre tipologie di giudizi: analitici :  dove il  predicato esplicita solo il contenuto del soggetto  e possiedono   universalità e necessita ma non contribuiscono alla crescita del sapere;   sintetici a posteriori:   in essi il  predicato aggiunge novità al soggetto  e  accrescono il sapere ma  sono  particolari e contingenti; sintetici a pri

Hume

 Hume per Hume: la fonte della conoscenza  deriva dalle  percezioni ,   le quali si distinguono in:  impressioni   (percezioni immediate e vivide) e  idee  (immagini illanguidite dalle impressioni). la memoria e l'immaginazione   consentono la  conservazione delle i mpressioni e il collegamenti fra le idee  → nonostante la  mente non sia totalmente libera,  perché attua il  principio di associazione: 1) somiglianza; 2) contiguità 3) casualità;  le idee complesse garantiscono due tipi di conoscenza:   a) conoscenza certa :   le idee complesse derivano da  relazione pure tra idee ; b)  conoscenza probabile :   le idee derivano da  relazioni tra dati di fatto ,  le quali implicano il  principio di casualità  (derivato de una tendenza soggettiva a individuare una connessione necessaria tra due eventi successivi o contigui); la  fiducia nella regolarità dei fenomeni   è frutto dell ' abitudine,   da cui successivamente deriva la  credenza   che è utile per  guidare la condotta u

Locke

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Locke  affermò diverse "teorie": Le idee non sono innate ma derivano dall'esperienza; La distinzione tra idee semplici e complesse; La natura della conoscenza; Secondo Locke   le idee non sono innate ma provengono dall'esperienza,   in particolare dall'esperienza esterna provengono le   idee di sensazion e  e dall'esperienza interna hanno origine le   idee di riflessione. Per queste motivazioni Locke considera la  mente umana priva di contenuti , come un foglio bianco,  la quale  acquisisce gradualmente le conoscenza  con il progredire dell'esperienza. La seconda "teoria" tratta della  distinzione tra le idee semplici e complesse: la prima tipologia sono idee di  sensazione e di riflessione , le quali derivano dalle  esperienze elementari   e sono  dotate di certezza;   la seconda categorie di idee, ovvero quelle  complesse ,  provengono dall' elaborazione delle idee semplici  e si distinguono in: idee di modi:   non sussistono di per sé